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Sì alle Diversità. No alle Discriminazioni!

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L’IMMIGRAZIONE IN ITALIA

L’immigrazione è il trasferimento di persone in un paese diverso da quello d’origine in cerca di condizioni di vita migliori. Guerra e povertà sono spesso le cause che spingono milioni di persone a migrare, nella speranza di un Paese che possa garantirgli un futuro. 
L’Europa si ritrova a dover accogliere migliaia di sfollati, giornalmente in partenza, ammassati in barconi che rappresentano un grande pericolo, ma l’unica salvezza.
La maggior parte di loro sono tunisini, sudanesi, eritrei e nigeriani. 
Seppur il nostro Paese disponga dei mezzi adatti per accogliere gli immigrati, questi sono mal visti, eppure l’arrivo di nuove braccia e menti potrebbe giovare all’economia.  

Il peggio, però, si ritrova navigando sui social. Ogni notizia riguardante gli sbarchi sulle coste Italiane è bersagliata da commenti di odio e incitamenti di ritorno al proprio Paese. Certe persone non pensano da quali terribili condizioni stiano scappando, a quanto coraggio ci voglia per affidarsi al mare e al pericoloso viaggio che li prospetta.

Nel passato anche gli italiani sono stati migranti, intorno al 1861 milioni di persone sono emigrate verso l’America, e sono stati accolti con gli stessi pregiudizi che noi riserviamo alle persone che arrivano nel nostro Paese oggi.

Negli ultimi anni l’immigrazione è stato uno degli argomenti più trattati in telegiornali e trasmissioni di attualità.
Uno degli ultimi scandali è quello della Sea Watch, la nave di appartenenza olandese che si trova vicino all’isola di Malta ormai da 17 giorni con 32 migranti a bordo.
Gli italiani si rifiutano di accogliere questi immigrati nel loro territorio, così sta facendo pure l’Olanda, senza prendere decisioni e rischiando di far morire tutti i naufraghi. Dopo vari accordi tra gli stati, il 31 gennaio, gli immigrati sono sbarcati sulle coste catanesi. I 15 minorenni sono stati portati in una comunità a Catania, i maggiorenni a Messina dove resteranno in attesa di essere ridistribuiti negli altri Paesi europei che hanno deciso di accoglierli.
Se non vogliamo accogliere gli immigrati nel nostro Paese, allora, dovremmo cercare di aiutarli “a casa loro”, mandando fondi per costruire scuole e strutture per ospitare le vittime delle guerre, firmare accordi con gli stati da cui provengono per fermare guerre e dittature.
dalla redazione di Quasimodonews
Giulia Dimartino e Giulia Cicardo

       
Passeggeri italiani che si                Imbarcazione che sta arrivando sulle coste italiane.  
imbarcano per  raggiungere
l’ AMERICA. (MERICA)

Una povera vittima annegata in mare

UN RAGAZZO CON LE SPERANZE IN TASCA

Quanto può essere importante considerare la pagella un prezioso documento dal valore inestimabile?
Per un ragazzo pieno di sogni e con la voglia di studiare, è davvero la cosa più importante.
Questa è la storia di un ragazzino di 14 anni, fuggito dal Mali, per raggiungere l’Europa. Aveva lasciato il suo paese portandosi dietro la sua pagella scolastica, cucita nella tasca dei suoi pantaloni. Probabilmente, con la sua pagella, voleva dimostrare di avere una documentazione che raccontava di se stesso, per aver accesso nei paesi europei.Ma il suo lungo viaggio si conclude il 18 aprile 2015, quando, il barcone su cui si trovava, un peschereccio egiziano di 23 metri partito dalla Libia, affonda nel Canale di Sicilia, nel mar Mediterraneo insieme ad altre 1.100 persone, nel più tragico naufragio avvenuto dopo la  Seconda Guerra Mondiale.
dalla redazione di Quasimodonews

Martina Spataro

Quasimodonews


NON CI SONO DIFFERENZE TRA MIGRANTI ED EBREI
I RAZZISTI ESISTONO ANCORA?
I RAZZISTI ESISTONO ANCORA, MA HANNO CAMBIATO OBIETTIVO


Si credeva che i razzisti fossero morti tutti, invece no, ancora esistono, ma si sono modernizzati e hanno preso di mira i migranti!
L’Europa in questo periodo sta discriminando i migranti (provenienti da posti di guerra e di estrema povertà) e li sta lasciando in “quarantena”.
In Italia molte persone vorrebbero aiutarli, ma alcuni rappresentati della politica e molti cittadini non accettano la loro presenza in Italia.
La situazione non cambia tanto da come è stato per gli ebrei meno di un secolo fa. Molte persone che ricordano gli ebrei morti sono quelli che non vogliono fare entrare i migranti nel proprio paese.
dalla redazione di Quasimodonews
Nicole & Rossana





Un’ingiustizia non del tutto superata


Tutto iniziò nell'anno 1933 e finì nel 1945. Dai primissimi giorni dell'avvento il potere di Hitler si cominciò a organizzare un vasto sistema di campi di concentramento per lo sterminio o lo sfruttamento schiavistico della razza ebraica. Si cominciò nel 1933 con l'eliminazione fisica di malati di mente e portatori di handicap, per poi passare a zingari, omosessuali, ebrei e oppositori politici.
L’ I.C. Salvatore Quasimodo di Ragusa ha partecipato per non dimenticare ciò che è successo e non deve più accadere.
Malgrado il fatto che, anche se non ce ne stiamo rendendo conto, tutto ciò accade ancora oggi con la situazione migranti.

Anne Frank
'Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.'
‘Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri.’
‘La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.’     
‘A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore.’
‘Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.’
“Pensa a tutta la bellezza ancora rimasta attorno a te e sii felice.”
Anne Frank è un’ebrea vissuta tra il 1929 ed il 1945. Diventò famosa per il suo diario, lei scrisse il suo diario in un'epoca abbastanza difficile, la Seconda guerra mondiale. In quel periodo lei e la sua famiglia furono costretti a vivere segregati ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, ma purtroppo furono traditi e i nazisti scoprirono immediatamente dove abitavano. Portarono lei e la sua famiglia ai campi di concentramento di Bergen-Belsen. Lei morì appena dopo aver compiuto 15 anni.

Auschwitz

Il campo di concentramento di Auschwitz è il più famoso di tutti , il più grande mai realizzato dal nazismo. Svolse un ruolo fondamentale nel progetto di sterminio degli ebrei.
dalla redazione di Quasimodonews
Chiara Maria Lo Friddo con Lara Dipasquale

La liberazione degli Ebrei e...
gli "sbarchi"

Ogni anno ricordiamo il giorno del 27 Gennaio  il giorno della Shoah, in cui sono stati liberati  gli ebrei chiusi nei campi di concentramento. A partire dal 1933 cominciarono le deportazioni degli ebrei nei getti. Poi nel 1942 iniziano i trasferimenti ai campi di concentramento, il più importante e grande è quello di  Auschwitz. Ci sono molti personaggi importanti che ricordiamo che sono stati e sopravvissuti nei campi di concentramento che hanno raccontato i maltrattamenti sottoposti a loro, attraverso dei libri. 
Il termine Olocausto indica i maltrattamenti, che i nazisti fecero agli ebrei che ritenevano “inferiori” per motivi politici o razziali. L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah.
Tra il 1933 e il 1945, furono circa 15-17 milioni le vittime dell'Olocausto. Dallo scoppio della seconda guerra mondiale, si stima che il numero di ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti siano stati 1.750.000.
Nel 1939inizia la Shoah e gli ebrei sono obbligati a dare i propri metalli preziosi al governo.
Tra il dicembre 1939 e l’agosto 1941muoiono nelle prime camere a gas tra 50mila e 200mila persone.
1940: lo sterminio, la grande uccisione per gli ebrei.  
20 maggio: apre Auschwitzil più grande campo di concentramento
Dal 27 Gennaio 1945 iniziano a liberare gli ebrei sopravvissuti. Il primo a essere aperto fu quello di Auschwitz. Per questo il 27 gennaio è chiamato “il giorno della liberazione”.
A nostro parere, un paragone che si può fare con la Shoah è il nostro modo di accogliere e vedere gli immigrati.
Sea-Watch è un’organizzazione che svolge attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo con il supporto della società civile europea.
Sea-Watch fornisce mezzi per il soccorso d’emergenza in mare, si batte affinché i governi intensifichino le operazioni di salvataggio.
La Sea Watch è stata ferma per 11 giorni a 10 miglia dalla costa siracusana. Su decisione della Capitaneria di porto e della Guardia costiera la Sea Watch resterà nel porto di Catania, col divieto di ripartire, per irregolarità tecniche riscontrate a bordo: l’imbarcazione è stata sottoposta a fermo amministrativo.
Ci sono state irregolarità sulla Sea Watch. Le ha rilevate la Guardia costiera durante l'ispezione eseguita a bordo della nave sbarcata il 31 gennaio nel porto di Catania con 47 migranti. Viene spiegato che sono state individuate una serie di "non conformità" relative sia alla sicurezza della navigazione sia al rispetto della normativa in materia di tutela dell'ambiente marino, che non permettono la partenza dell'unità fino alla loro risoluzione.
È un fatto da non sottovalutare, quello di non poter caricare a bordo più persone di quante ne possa contenere. Capita spesso, che la Sea-Watch si trovi a soccorrere un gommone stracarico di immigrati. Invece di fare ammenda, Sea Watch si nasconde dietro al fatto che "nell'ambito di un'operazione di soccorso" non "si lasciano le persone in mare". In sintesi: restiamo in mare anche se siamo troppo piccoli per intercettare e caricare migranti in condizioni di totale sicurezza, tanto se non ci sono altre navi nei paraggi nessuno potrà impedirci di caricarli a bordo e traghettarli verso l’Europa.
Sono stati scelti 5 paesi dove possono essere accolti i migranti: Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta. Più uno, l’Italia.
dalla redazione di Quasimodonews
Martina Spataro, Pannuzzo Marika e Liliales Battaglia



UNA LOTTA E’ PER SEMPRE
Shoah, storia e significato dell’Olocausto degli ebrei




Questa immagine è tratta dal cartone “La stella di Andra e Tati”, due donne ancora in vita dopo aver passato l’inferno in quel campo di concentramento e vanno in giro per il mondo raccontando la propria storia.
Tutto ebbe inizio nel 1934 quando Adolf Hitler diventò Fuhrer della Germania e da quel momento diede via libera alle strane idee che imperavano nella propria mente.
La Germania nazista operò lo sterminio di ebrei, rom, malati, disabili e senzatetto.

Per i nazisti, gli ebrei rappresentavano un pericolo, li consideravano dei nemici che creavano molti problemi.

In Germania gli ebrei si erano arricchiti con il proprio lavoro e per questo i tedeschi pensavano che la forte crisi che stava attraversando il  popolo era stata causata da essi.
"La Shoah": è importante ricordare lo sterminio di milioni di ebrei, un fenomeno reale e documentato, che avvenne nel cuore dell’Europa, in tempi neanche così lontani.


La parola greca Olocausto, fa riferimento a sacrifici praticati nell’epoca antica (in particolare da greci ed ebrei), in cui le vittime, in particolare gli animali, venivano bruciate per intero, come i migliaia di ebrei, che dopo vennero bruciati dai nazisti nei forni crematori.
Venivano caricati a gruppi nei treni e venivano portati nei campi di concentramento dove li facevano scendere e poi li dividevano dalle loro famiglie per essere portati in grosse baracche, lì erano costretti a viverci per lungo tempo.
Uno dei campi di concentramento che viene ricordato ancora oggi è Auschwitz, dove sono stati deportati più di 70.000 persone, che morivano anche durante il viaggio o perché si ammalavano.
Quando arrivavano, li dividevano, (bambini con bambini, donne con donne e uomini con uomini) e da lì iniziava il cosiddetto INFERNO.
dalla redazione di Quasimodonews
Martina Spataro e Rachele Cilia


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