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Andrea Caschetto: "Ambasciatore del sorriso!"

Quasimodonews


DIFFONDERE IL SORRISO
Ognuno ha un proprio progetto, quello di Andrea Caschetto è quello di giocare con tutti i bambini orfani del mondo e regalare loro tanti sorrisi.
Oggi, giorno 14 febbraio, gli alunni delle classi terze e seconde dell’istituto S. Quasimodo hanno assistito a una presentazione di Andrea Caschetto.
Andrea è un ragazzo che gira tutto il mondo, visitando soprattutto i Paesi più poveri, diffondendo l’amore e la felicità.
Da piccolo ha subito un intervento a causa di un tumore alla testa, però è riuscito a superarlo e ora è in perfetta salute, tranne per la memoria che è un po' diminuita.
Ci ha detto che lui gira per orfanotrofi per sconfiggere le barriere dei pregiudizi e non solo: incontra bambini di diverse nazionalità e culture, con realtà molto diverse dalle nostre.
Non si considera un educatore o un insegnante, ma un bambino come tutti quelli che incontrava, un ragazzo che si voleva divertire con dei bambini che non lo facevano da molto tempo.
         
Ha raccontato che lui è ateo, ma una volta la religione gli ha letteralmente salvato la vita: Andrea stava parlando con una ragazza, a casa di quest’ultima, raccontandogli di quando il fratello, che era un narcotrafficante, la ha abusata. Quest’ultimo vendendolo parlare con lei lo ha minacciato di morte, ma lui, che portava il crocifisso regalatogli da un sacerdote, si è finto un prete, e il narcotrafficante lo ha lasciato andare.
Dopo aver finito di parlare del suo “lavoro” gli alunni hanno iniziato a fargli tantissime domande di tutti i tipi: il suo viaggio più bello, la frase più commovente che gli è stata detta da un bambino, il Paese più brutto che ha visitato.
A me questo incontro è piaciuto molto perché Andrea mi è sembrato un ragazzo molto semplice e simpatico, con una bellissima storia da raccontare e prendere come esempio.
     Giulia Cicardo


Andrea Caschetto,
una storia di viaggi e sorrisi
 Fantastico incontro alla Quasimodo con Andrea Caschetto

Oggi, 14 febbraio 2019, gli alunni di seconde e terze dell’I.C. Salvatore Quasimodo hanno assistito ad un incontro da parte di Andrea Caschetto, ragusano che ha viaggiato per il mondo e per gli orfanotrofi più sperduti e che, da piccolo, frequentava la scuola dove oggi si è “esibito”.
Ecco alcuni dei fatti che ha raccontato.
Ha detto che ha subito un intervento causa tumore alla testa.
Da ragazzo che non studiava, ma sapeva tutto a scuola, divenne quello che studiava ma non ricordava nulla al momento fatidico: l’interrogazione.
Tuttora ha una memoria (esempio che fatto da lui stesso) da 32 megabyte.
Dopo l’intervento, decise che avrebbe vissuto la vita al meglio, dedicandosi a chi è perseguitato da povertà e razzismo.
Ma, andando in Brasile, cercò di scendere la montagna dal lato sbagliato, cadendo e rotolando per circa 25 metri.
Dentro l’elicottero di soccorso era sorridente, perché voleva vedere il Brasile dall'alto, ma costava troppo e, da lì, lo faceva gratis.
Abitava nelle favelas, delle case in cui vivevano degli spacciatori e mafiosi.
Persino dei bambini gli hanno offerto della cocaina!
Un giorno, sempre in Brasile, si svegliò con un suo amico con una sveglia tremenda: il suono di un mitra.
Lì, le sparatorie erano frequenti e si sentivano quasi ogni giorno.
Durante i suoi viaggi, ha incontrato ragazze che si vergognavano di avere parenti affetti dalla sindrome di Down, che avevano subito abusi da fratelli etc. 
Ha insegnato che il razzismo può avvenire naturalmente, come quando un alunno con il massimo dei voti vede il proprio compagno venire bocciato, quando qualcuno vede una persona sulla sedia a rotelle e in tanti altri piccoli gesti.
È stato interessante anche come vedesse l’occasione di sorridere nelle situazioni in cui un sorriso sarebbe un gesto inaspettato.
Molti hanno detto anche che i suoi libri sono fantastici come la sua vita, tanto da farseli autografare.
Sicuramente il 99.9% degli alunni è rimasto colpito soprattutto dal fatto che sia stato invitato a fare il politico o avere titoli e responsabilità del genere e che abbia rifiutato, perché adora le facce dei bambini che ha aiutato o ha provato ad aiutare.
Denis Puglisi


VIVA LA VITA!

“Dopo un cancro al cervello ricordo solo con le emozioni. Per questo dono sorrisi al mondo!”, questo è quello che dice Andrea Caschetto, dopo aver combattuto, a soli 15 anni, contro un tumore al cervello, che gli ha causato vuoti di memoria. Ma lui ha deciso di non arrendersi  a questa dura realtà, portando sempre il sorriso in ogni parte del mondo. I ricordi? Aveva capito di poterli trattenere con le emozioni e ancorarli col cuore.
Oggi, 14/02/2019, abbiamo avuto l’occasione di conoscerlo meglio di persona. Parlando in prima persona, è stato fantastico, è molto divertente e, anche se ha avuto questo piccolo inconveniente, ha continuato a camminare a testa alta e sempre col sorriso stampato sulla bocca. Io penso che sia una persona da cui prendere esempio, senza demoralizzarsi per cose possibilmente inutili, ma camminare sempre col sorriso e pensare sempre in positivo in ogni situazione.
Rachele Cilia


Oggi, al teatro Perracchio, incontro con Andrea Caschetto per raccontare la sua storia
  SORRIDERE ALLA VITA!
“Viva la vita” è la frase di Andrea, un ragazzo che sprizza energia positiva e che la trasmette agli altri!

Ognuno di noi vorrebbe essere sempre felice, vorrebbe avere la forza di sorridere, anche nei momenti più difficili. Questa è la bellissima storia di Andrea Caschetto, un giovane 26enne ragusano, che ha combattuto un tumore alla testa all’età di soli 15 anni. Lui è stato forte, molto forte, perché dopo l’intervento al cervello la sua memoria si era ridotta, così da non ricordare più tutto ciò che aveva caratterizzato la sua vita fin da quel momento.
Ha affrontato questa complicata situazione con molto coraggio, ha dimostrato che con la sua voglia di vivere poteva superare qualsiasi ostacolo, il suo sorriso stampato sulle labbra è stata la sua arma migliore per vincere una dura battaglia.
Andrea ha capito che ormai doveva realizzare un suo sogno nel cassetto che non poteva tener più nascosto, quello di donare un sorriso al prossimo, attraverso emozioni e sentimenti.
Per questo ha cominciato il suo lungo viaggio che l’ha portato a viaggiare in 90 Nazioni dove lui ha scoperto cos’è la vera felicità.
Non servirebbe a tutti un po’ di positività?
Ecco, per lui l’elisir perfetto è stato conoscere tanti bambini di paesi diversi, che hanno lasciato un segno nel suo cuore.
“Viva la vita!” È questo che il sorriso di Andrea Caschetto va professando, è l’inarrestabile vitalità e l’incontenibile gioia che sparge per i paesi che visita. Sono i bambini a cui dedica le proprie attenzioni, i loro cuori che intende raggiungere.
Andrea riesce a conquistare gli animi grazie alla semplicità e la leggerezza con le quali racconta anche la peggiore delle situazioni. Non si è mai lasciato abbattere dalle disgrazie, anzi, le ha affrontate con l’esuberanza che più lo caratterizza. È in questo modo che, all’età di soli 15 anni, ha combattuto il tumore al cervello che gli era stato diagnosticato. La malattia gli ha provocato frequenti perdite di memoria, ma i vuoti provocati da esse ha imparato a colmare con le emozioni, le più sfrenate e profonde. Grazie alla disgrazia che lo ha colpito, però, ha riscoperto l’importanza di un sorriso, gli occhi dei bambini ricolmi di speranza, il valore della felicità. 
Felicità è la condizione in cui verte la sua vita, che insegue ogni giorno e ci insegna a rincorrere con tutti i sorrisi di cui disponiamo.
Giulia Dimartino

                                    IL RE DEI SORRISI
In questo articolo voglio raccontare di un incontro molto speciale, una persona che si occupa di rendere felici i bambini, che gli dona un sorriso per ogni loro preoccupazione: Andrea Caschetto.
La sua è veramente una storia toccante.
Lui adesso ha 24 anni, ma la sua vera storia nasce 9 anni fa, quando era un semplice ragazzino che giocava a calcio con il suo migliore amico, ma pian piano cominciò a svenire durante partite, ma nessuno gli credeva, perché scherzava molto.
Dopo un po’ di tempo la madre si accorse di questi atteggiamenti strani e andò a fare dei controlli alla testa Scoprì così di avere un tumore al cervello; la madre lo portò in uno dei centri più famosi d’Italia.
Nonostante questo lui continuò a sorridere, nonostante la gravità di ciò che stava accadendo.
Tutto nasce dalla sua operazione al cervello, in quel periodo lui si rese conto di quanto fosse importante la vita, vedeva tutti quei bambini in ospedale e si rese conto, di quanto fosse importante un sorriso per i bambini.
Lara Dipasquale


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ANDREA CASCHETTO E UNO SCRITTORE, HA SCRITTO DUE LIBRI……

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AndreaCaschetto, ambasciatore del sorriso!

Il 14 febbraio 2019 nella scuola media “Salvatore Quasimodo” di Ragusa è venuto a fare visita Andrea Caschetto che ha raccontato ai ragazzi nel teatro comunale “Marcello Perracchio” la storia della sua vita e come è riuscito a diventare quel che è ora.
La sua vita- Andrea è cresciuto orfano di padre, e la sua infanzia l’ha vissuta con il suo più grande amico Peppe. All’età di 15 anni, mentre giocava a calcetto svenne. La stessa mattina gli fecero la tac e scoprirono che aveva un tumore nel cervello sull’emisfero sinistro. Fu immediatamente operato il 2 novembre. Per fortuna l’intervento è riuscito bene con un solo particolare: la sua memoria non regge tutto, nel senso che le cose più minime (a che ora sei partito?) non se le ricorda.
Il suo primo viaggio - Nel 2009 partì per il suo primo viaggio negli orfanotrofi. Andò nel Sud Africa in un orfanotrofio a trovare i bambini. Quando solitamente rientrava dai viaggi non si ricordava quasi niente ma, quando rientrò da questo viaggio si ricordò tutto, anche l’emozione che provò quando incontrò tutti quei bambini che lo abbracciarono. Da allora decise di girare tutti gli orfanotrofi del mondo per portare un sorriso! Al giorno d’oggi ha visitato più di 90 stati al mondo.
L’incontro con il padre - Andrea, un giorno prese il treno diretto a Roma per incontrare suo padre, quella fu l’unica volta che vide suo padre e da quel giorno, non volle più vederlo. Oggi Andrea ringrazia il padre di non esserci mai stato, perché, grazie alla sua assenza è potuto diventare l’Andrea che oggi conosciamo.
La scuola - Andrea ha frequentato l’Istituto Comprensivo Salvatore Quasimodo di Ragusa, ha scelto il corso C. Da grande voleva fare il magistrato perché voleva sconfiggere la mafia.
Chiara Maria Lo Friddo


Andrea Caschetto ha raccontato la sua storia con il sorriso ai ragazzi della scuola media Salvatore Quasimodo
Nonostante tutto, sorrido!
Durante la sua adolescenza ha avuto un tumore alla testa e ora non ricorda bene tutto, ma i sentimenti sì
Nella scuola media Salvatore Quasimodo di Ragusa è venuto a far visita agli alunni Andrea Caschetto, il quale ha una storia molto toccante sin da quando era piccolo.
Il ragazzo ragusano è cresciuto solo con la mamma, perché il padre non ha voluto crescerlo ed è scappato a Roma senza dire niente al figlio. Comunque oggi, Andrea, è grato al suo comportamento, perché ora gira il mondo e alloggia negli orfanotrofi più poveri per aiutare i bimbi e dà loro l’affetto paterno che non ha mai avuto. 
A scuola non andava male ma, all’età di 15 anni, ha scoperto di avere un tumore alla testa. Si è operato in un ospedale di Roma; le opzioni per lui erano tre: la morte, non poter più camminare, non poter più vedere. Lui ebbe soltanto una perdita di memoria.
Dal più bravo della scuola è passato per uno che non studiava, ma ciò che leggeva lo dimenticava, sia i professori sia i dottori gli dicevano che non avrebbe imparato più niente, ora ha imparato quattro lingue e si è laureato e ha parlato davanti ai membri dell’O.N.U.
All’inizio non è stato semplice, ma grazie al suo spirito vitale ed energico non ha mai perso mai la voglia di vivere.
Dopo ogni viaggio non si ricordava niente, fino a che nel 2009 andò per la prima volta in un orfanotrofio; quando entrò lo accolsero a braccia aperte e al ritorno si ricordava tutto per le forti emozioni che aveva provato. Da allora decise di andare in giro per gli orfanotrofi di tutto il mondo, conoscendo altre culture.
Nell’ultimo viaggio è andato nelle favelas dove spesso si sentivano sparatorie, ma la gente non era affatto preoccupata. Addirittura, in Brasile, c’erano dei bambini che spacciavano; mentre era da questi bambini ha rischiato di morire perché è caduto da una montagna.
Nonostante tutto, vede sempre gli eventi della sua vita in modo positivo. Fortunatamente ora sta bene e dà conforto agli orfanelli del mondo. 
Un vero e proprio esempio per tutti, ma soprattutto per i giovani per l’importanza della felicità. Tutti gli alunni sono rimasti contenti da questa esperienza che ha preso un pezzettino di cuore e che sarà da loro sempre ricordato come una grande persona.         
Marta Cioffi

ANDREA CASCHETTO
Una ventata di allegria!
Non servirebbe a tutti un po’ di allegria?
Ecco, per lui l’elisir perfetto è stato conoscere tanti bambini di paesi diversi, che hanno lasciato un segno nel suo cuore.
“Ho conosciuto i bambini e il loro sorriso mi ha sciolto. Quegli occhi che brillavano, il desiderio del contatto, gli abbracci, le piccole mani che stringono, chiedono attenzione, reclamano amore, e a te sembra di non averne abbastanza per tutti. Hai voglia di piangere, ti pare impossibile che il male prenda questi angeli, però non puoi, hanno diritto al sorriso, almeno quello, e tu devi darti da fare per dare, un risarcimento al dolore. Ho cominciato così.”

Questa è una delle più belle citazione di Andrea, che ha scritto su un libro intitolato “Dove nasce l’arcobaleno”, dove narra la storia di quando partì per esplorare il mondo, senza bussola, ma con del materiale diverso da tutto quello che può sembrare normale.
Andrea vive la sua vita al meglio, con quella audacia e quella volontà che trasmette a tutti.
Anche a me ha fatto ridere e credo che quello che fa ogni giorno sia una delle cose più belle che si possano fare per aiutare gli altri e per crescere dentro se stessi, essere curiosi e riempire sempre di più il proprio bagaglio culturale. Penso che sia fantastico, per questo ognuno di noi dovrebbe imparare sempre di più, per un mondo migliore fatto di fratellanza e uguaglianza e per non rifare gli stessi errori che ci insegna la storia. Essere razzisti e indifferenti non porterà mai a niente.
Questo incontro è stato un’esperienza che ci ha permesso di riflettere e forse, in futuro, cercheremo di superare i limiti e trovare una pace interiore che ci renderà felici.
Martina Spataro
Donatore di felicità
Andrea Caschetto
Viva la vita!

Oggi, 14 febbraio, alla scuola Salvatore Quasimodo di Ragusa è venuto Andrea Caschetto chiamato “l’ambasciatore del sorriso” per diffondere il suo messaggio di felicità. 
C'è chi è nato per ballare, chi per cantare. C'è chi è nato per dipingere, chi è nato per parlare. Andrea Caschetto, invece, è nato per far ridere i bambini di tutto il mondo.
Andrea ha avuto modo di parlare agli alunni delle classi 2° e 3° dell’istituto, della sua vita, della sua malattia ma in particolare della sua “donazione” della felicità nel mondo.
Andrea ha parlato loro delle sue esperienze di vita: a 15 anni gli viene un tumore alla testa che gli fa perdere la memoria. Perde un anno di liceo scientifico, ma si laurea in marketing col massimo dei voti.
Ma ciò che lo differenzia dagli altri è portare amore nei paesi più poveri.
Lui ha girato il mondo, dal Belgio a Rio de Janeiro, dove gli succede una cosa sgradevole. Era andato sulla montagna Pedra da gávea, vicino la statua del Cristo redentore, con un’amica e sbagliando una salita cade rotolando per 25 metri in un burrone. Viene recuperato dall’aereo del pronto soccorso e portato in ospedale con urgenza. Lui fortunatamente non ha subito niente.
Nonostante tutto, continua a girare negli orfanotrofi del mondo per aiutare e giocare con i bambini più poveri (Africa, India).
Marika Pannuzzo

ANDREA CASCHETTO
Ambasciatore del sorriso


Oggi 14/02/19 viene presso il teatro dell'I.C. Quasimodo una persona speciale, Andrea Caschetto, chiamato anche “L'AMBASCIATORE DEL SORRISO”, e le classi seconde e terze hanno avuto la possibilità di incontrarlo. Ha parlato di lui e della sua bellissima storia e della sua passione di viaggiare e aiutare i bambini orfani. Questa è la sua storia: Andrea nasce a Ragusa ventotto anni fa.
La sua avventura comincia alle medie, precisamente alla scuola Quasimodo durante una presentazione di Claudio Fava che parla della morte del padre, allora Andrea decide di fare anche lui del bene e di aiutare gli altri.
All'età di 15 anni però succede qualcosa di particolare nella sua vita, gli viene un tumore al cervello, però nonostante la brutta notizia lui reagisce in modo molto positivo e infatti esce vincitore dalla malattia ma con un piccolo problema... si accorge di un problema a memorizzare e a ricordare le cose e le persone. Andrea diventato maggiorenne incomincia a viaggiare per aiutare tutti bambini andandoli a trovare negli orfanotrofi.
Andrea ha scritto 2 libri: “Se io fossi te” e “Dovenasce l’arcobaleno”.
Ancora oggi Andrea viaggia per andare ad aiutare ibambini orfani, con problemi in famiglia o dove c’è la guerra cercando di portare felicità amore e gioia a chi non c’è l’ha con il suo sorriso. Andrea è stato nominato grazie al suo sorriso e la sua positività AMBASCIATORE DEL SORRISO. Uno dei suoi motti è:
VIVA LA VITA!!!
Liliales Battaglia

UNA VITA IN DUE ORE

Oggi le classi della scuola “S.Quasimodo” sono andate al teatro “Marcello Perracchio”  per ascoltare la testimonianza di Andrea Caschetto.
Il ragazzo ha iniziato il discorso raccontando una breve storia della sua vita: lui ha vissuto una gioventù spensierata fino a quando, all’età di 15 anni, scopre di avere un tumore nell’emisfero sinistro della testa. Subirà dunque un intervento, che riesce bene e dopo il quale decide di girare il mondo per dare un sorriso ai bambini più bisognosi.
Al giorno d’oggi il ragazzo ha visitato circa 90 stati, tra questi anche posti molto pericolosi, come le “Favelas”, dove ha assistito a molte sparatorie.
Lorenzo Battaglia


Andrea Caschetto incontra gli alunni della sua vecchia scuola
NON PERDERE MAI LA SPERANZA
Basta un sorriso per illuminare il mondo

I sorrisi sono una cosa rara in questo mondo e Andrea Caschetto ci aiuta a ricordare che la vita bisogna viverla con felicità.
Lui, nella giornata del 14 febbraio, è ritornato nella scuola che ha frequentato da piccolo, cioè l’Istituto Quasimodo, per parlare con gli studenti. Ci ha raccontato la storia della sua vita, piena di avventure non piacevoli, che lui ha saputo trasformare in sorrisi. Andrea è riuscito a coinvolgerci con i suoi racconti.
Come già abbiamo detto detto, lui ha vissuto una vita difficile, infatti all’età di 14 anni ha avuto un tumore al cervello e a causa di ciò oggi ha dei problemi di memoria. Ha anche subìto un tentato omicidio, circa un  mese fa è caduto da una montagna in Brasile, ma nonostante ciò ha sempre avuto il sorriso in viso.
Nicole & Rossana



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